Regia: Yoav Shavit

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“Nel nostro primo incontro, la famiglia ci ha mostrato il bagno dove c'è un serbatoio che deve essere di volta in volta riempito dai secchi di acqua. Ci hanno presentato nella pratica quotidiana, cosa vuol dire vivere senza acqua. Quella notte, rientrato a Tel Aviv, ho lavato I denti e mi sono accorto di aver aperto l'acqua del rubinetto prima di sciacquarmi la bocca. E ho subito pensato: ‘non ne abbiamo abbastanza’, realizzando che anche quel piccolo atto è uno spreco”. “Ci sono parti nel film dove si vedono delle ragazze che trasportano secchi sulla loro testa. Ci si dimentica che lo fanno da quando avevano cinque anni. Si ha come l'impressione di rivivere scene bibliche nel deserto. Invece no – è proprio qui, a un'ora e mezza di macchina da casa mia, con in mezzo postazioni di controllo e insediamenti, che sembrano non sapere nulla che di là, dall'altro lato, manca l'acqua”.



30 anni, Nasce e vive a Tel Aviv. Laureato in Film e Televisione all'Università di Tel Aviv. Ha prodotto il progetto “Coffee – Between Reality and Imagination”.